lunedì 14 luglio 2008

alle terme

La prof. Clotilde Masuria, in vacanza ad Arta Terme alla pensione Maria (una stella) si alzò presto deiettò vuotò coscienziosamente il pitale nell'orto purtroppo il contenuto finì sulla testa del gatto che stava passando lì sotto si lavò svelta le ascelle e solo quelle mentre le tettone ballonzonavano per il piacere solitario del pensionante papà Renzi che con la scusa della poliuria era uscito già da mezz'ora dal desolante talamo coniugale e occhieggiava dal buco della serratura. Clotilde bella pronta profumata scese quindi per la colazione .Erano le cinque antimeridiane perchè la ricca e fresca colazione di Casa Maria veniva servita appunto solo dalle cinque alle sei del mattino. Era la stessa Elvira che preparava e serviva il gustoso desinare. Caffè di cicoria all'americana con latte a conservazione annuale pane raffermo margarina dell'alpeggio e sugna di porco deceduto di morte innaturale. Quella mattina tutto a posto, a parte un attacco epilettico del giovane Renzi ed il mutismo imbarazzante della ragazza Renzi immobile faccia al muro per una crisi autistica. Mansuria mangiò svelta ed uscì sorprendendo i due diversamente amici Orazio e Silvano che si baciavano in bocca dietro l'attaccapanni. Clotilde prese il viottolo che da Casa Maria portava ale terme oltrepassò un ponticello traballante e cigolante sul torrente che attraversava la vallata e giunse all'edificio termale che pareva uscito da un incubo di un geometra ubriaco di grappa di Cabia. Il caseggiato era in pratica una grande tenda indiana in legno di faggio e col tetto di perlinato incatramato. Vi si accedeva attraverso un pertugio velato da una tendina di perline colorate. Già dall'esterno si percepiva il forte odore zolfigno di uova marce. La Masuria si diresse decisa verso il tavolo della ricezione dove stava russando una anziana inservente gobba. Il saloncino era desolatamente vuoto fors'anche perchè erano appena le sei di un mattino uggioso umido nebbioso deprimente. Clotilde scosse violentemente il campanaccio di mucca posto sul tavolo allo scopo di richiamare l'attenzione del personale latitante o come nel caso dormiente. La gobba sobbalzò e si mise ad urlare parole e bestemmie incomprensibili nel suo idioma celto-carnico. "Si calmi cara signora - fece la dolce Clotilde - desidero solo prenotare i miei soliti trattamenti di bellezza." "Dica pure - fece la scocciatissima gobbetta." "Allora tre bicchieri di acqua pudia giornalieri ed il massaggio speciale." "Per l'acqua pudia si serva direttamente alla fontanella, nel frattempo chiamo Omar, il nuovo massaggiatore. Fanno 15 lire per tutto il mese."Mentre la querimoniosa infermiera si allontanava zoppicante, Clotilde si bevve avidamente tre bicchieri di quell'acqua melmosa, già pregustando il sottile piacere così simile all'orgasmo che è la deiezione nelle persone afflitte da stipsi. "Eccomi signora." la sorprese una voce cavernosa da dietro le sue spalle. Ella si volse e scorse con maraviglia un gigante nero completamente nudo cosparso d'olio con solo un asciugamanino stretto in vita e due eleganti infradito ai piedi. Era il massaggiatore Omar che l'accompagnò gentilmente in un lurido stanzino adiacente con tracce visibili di deiezioni topesche sul pavimento. "Mettiti tutta ignuda presto - ansimò il mastodontico Masai - e stenditi prona sul lettino." Clotilde ingenua prontamente obbedì senza chiedersi il perchè dell'erigersi improvviso del piccolo asciugamano che scarsamente copriva le pudenda del Nubiano ormai completamente fradicio di olio sudore e libidine. Ella dunque si accomodò e non potè vedere il ghigno mostruoso dell'Ottentotto che si apprestava a fare atti impuri, anzichè massaggi. Ma l'innocenza della anziana signorina non fu nemmeno quella volta violata poichè l'effetto dell'acqua pudia si fece in quell'istante sentire provocando una tempesta di schizzi di materiale organico dalle viscere della vergine.La dura asta dell'intrepido aborigeno si sciolse come neve al sole e lo stesso uggiolando come il cucciolo del gorilla sparì dal luogo del tentato oltraggio. Clotilde rivestitasi con calma si ripromise per l'indomani di farsi il massaggio prima dell'assunzione dell'acqua pudia.