lunedì 14 luglio 2008

anno 2036

Oh, cielo! Chi l'avrebbe detto. Dopo trent'anni di nuovo innamorata! L'ultima volta fu nel 2006. Conobbi un sessantenne calvo, sdentato e assolutamente moscio. In realtà non ci vedemmo mai....fu un amore virtuale, una passione scoppiata tra due vecchi computer. Com'era intelligente. Ogni sua parola sapeva di esperienza ed intelligenza. Io ero appena uscita da una storia che mi aveva spezzata in due, mangiare e vomitare, dormire e mingere involontariamente a letto, perdere i capelli a ciocche, fumare 40 Gauloise al giorno, pranzo e cena solo involtini primavera. Un inferno. Poi conobbi lui con le sue magiche parole e fu serenità e dolcezza. Durò poco più di una settimana poi lui, l'elegante vecchietto, sparve. Da allora niente più amore, ma oggi....Mi sono alzata come al solito alle 6 del mattino, all'ora in cui suona l'allarme per la ginnastica obbligatoria. Questa menata della ginnastica obbligatoria è stata la prima legge imposta dal Partito Nazionale Forzista dopo le elezioni del 9 aprile 2006, ampiamente vinte dal centro-destra, il quale in pochi mesi si è poi unificato appunto nel Partito Nazionale Forzista. La seconda legge approvata dal nuovo parlamento fu l'abolizione delle elezioni in quanto in contrasto con lo spirito aziendalistico che doveva informare l'azione del governo. La terza legge fu la nomina a Uomo del Destino dell'on. Berlusconi che, per successione naturale, sarebbe poi passata a Suo figlio il nostro amato PierSilvio. Oggi a cento anni compiuti Il Nostro Presidente è ancora ben arzillo ed ha di recente dichiarato alla stampa internazionale che se ne fa ancora due alla settimana. Ma basta parlare di politica, che poi è anche proibito. Parliamo piuttosto di me, che oggi ho compiuto sessant'anni e sono ancora una bellissima donna, solo le tette un pò mi pendono, ma mi pendevano già quando avevo trent'anni. Due fili di grigio nei miei capelli mi rendono ancora più affascinante. Continuo nancora a lavorare, perchè la quarta legge del P.N.F. ha portato giustamente l'età della pensione a ottanta anni. Dunque oggi ero in ufficio quando il mio collega Gianluca mi dice. "Guarda oggi arriva un nuovo cliente, mi dicono che gli piace fare il cascamorto con le belle donne. Tu, insomma...hai sessanta anni, ma altre donne qui non ce ne sono. Apri due bottoni della camicetta e vai..."."Dai non me la sento, son venuta in ufficio di corsa, mi puzzano i piedi, ho mangiato aglio a colazione per la pressione, ho eruttazioni continue, non mi son lavata le ascelle..." "Poche storie, ci devi andare". Incazzata nera e come detto più sordida del solito, mi avvio verso il bar dell'angiporto dove era fissato l'appuntamento. Mi vedo venire incontro un uomo bellissimo, sui quarant'anni. Biondo, occhi azzurri, alto, slanciato, vestito con eleganza raffinata Missoni (proprio lui Ottavio detto Tai, è ancora vivo, ha centodieci anni). Ma quello che mi colpisce di più è la sua dentatura. Trentasei denti bianchissimi ed un alito che sapeva di primavera e brezza marina. Mi prende come una sindrome di Stendhal e sto per svenire. Lui, galante, mi sorregge con le sue braccia muscolose ed io gli soffio in faccia un grazie agliatissimo. Sono trent'anni che non provo un'emozione del genere da quando il mio amore virtuale è sparito senza un perchè e senza un percome, lasciandomi priva delle sue enormi erezioni intellettive. Solo che stavolta la cosa è reale e non virtuale. Ed io non mi sono neanche lavata la parussola ed ho mangiato per colazione otto involtini primavera, perchè così mi sono ridotta per colpa di quel vecchio porco che trent'anni prima mi ha abbandonata ai miei tubi. "Buongiorno signora,mi dice, sono Pierferdinando, sono venuto per quei tubi che Lei sa...Ma si sente bene?" "Sissì, faccio io, mi son sentita mancare a causa che non ho mangiato a colazione, per via della legge Berlusconi/Storace quater che ci impone di stare a dieta per essere tutti sani e belli, ma adesso è ok". "Allora, fa lui, la prego di accompagnarmi al Parco dell'amore, perchè ci sono dei tubi che non mi convincono. Come Le avranno detto son il responsabile del progetto Parco dell'amore Milano 8." Figurarsi se non lo so, non si parla di altro in città! Paolo Berlusconi, di anni novantaquattro, ha appena finito di costruire il Parco dell'amore Milano 8, per rispondere alle esigenze affettive delle coppie, ma solo legittime, che non dispongano di locali atti. Solo coppie legittime, ovviamente, perchè la legge Berlusconi/Pera proibisce ogni tipo di unione che non sia benedetta. In breve, seppur io con le gambe tremanti, arriviamo al Parco e mi basta un'occhiata per capire che i tubi hanno solo bisogno di una passata con Idraulico Liquido. "Signora, fa lui, ma allora la sua fama di diagnostica del tubo è veramente ben meritata". Arrossisco e accetto, sia pur con un pò di ritrosia, il suo invito a bere un vov caldo nel suo alloggio di servizio. Non facciamo in tempo ad entrare che tutta la sua forbitezza svanisce come per incanto e il bell'uomo si tramuta in bestia. Mi afferra per i capelli biondi con due fili di grigio, mi strappa il povero vestitoe mi getta ignuda e tremante sul pagliericcio...però anche un pò lieta di questa sua capacità di essere un vero uomo. Nella concitazione a Pierferdinando casca di testa la parrucca bionda, cadono le lenti a contatto azzurre e soprattutto i trentasei denti bianchissimi cadono anch'essi, rivelandosi per quel che sono, una dentiera! No, è troppo!!! Raccolgo le mie vesti stracciate e scappo via, rimpiangendo il mio amore di trent'anni prima che pure non ho mai conosciuto de visu nè biblicamente.
Dopo l'orrendo incontro con Pierferdi al Parco dell'amore son tornata velocissima con l'elicottero di linea alla mia casa dei tapini (in base alla legge Paolo/Piersilvio esistono ora solo due tipologie di appartamenti, dei tapini e dei nababbi). Mi butto sul pagliericcio senza neppure lavarmi i denti e la parussola e piombo in un sogno agitato, in cui mi ritorna in mente quell'amore finito trent'anni prima senza un percome e un perchè, forse per un equivoco? Il mio Montalbano!!! Sigh. Mi alzo con il solito allarme della ginnastica obbligatoria, mi dimentico di lavarmi la faccia, i denti e la parussola e scendo al bar sottocasa, dove esercita il peggior barista della città, Mario, di anni novanta fatti il 25 gennaio scorso. "Ciao Mario, gli alito in faccia, la solita sbobba". Quello ha come un mancamento, la mia alitosi ha colpito ancora! Però si fa forza e mi serve la solita sbrodazza, in quanto il miglior caffè che ci sia , Illy, è stato cassato per via della legge sui caffè, n.3. Mario arriva con la guantiera ed io inavvertitamente accavallo le gambe, essendomi scordata le mutande e soprattutto di non averla lavata, per vari impegni, da una settimana. Mario stavolta barcolla e tutto il caffelatte finisce sulla mia camicetta scollata che però era già unta dagli involtini primavera mangiati un mese prima. Mentre strillo un'imprecazione entra nel bar Rocco, di anni 72, muratore, che io normalmente snobbo. Ma in quella mattina di merda, chissà perchè, mi viene di fargli un sorrisone con i miei denti lavati con Perlana, quando me lo ricordo, e di lanciargli un sonoro buongiorno. Rocco mi guarda stupefatto e manco mi risponde. Ora mi chiedo... è il caso che io insista nella mia corte sfrenata a Rocco il muratore o è meglio che mi dipinga la cucina da sola.
Basta con queste delusioni amorose. Gli uomini mi hanno veramente stancata. Sempre a fare i protagonisti, mai a tener conto delle nostre esigenze femminili. La stessa ministra Prestigiacomo, oggi una vispa settantenne, ha rinunciato alla battaglia per le quote rosa e per le pari opportunità e si è ritirata a fare la badessa in un convento di Carmelitane con le infradito situato su uno yacht al largo della Costa Smeralda. E che son fessa? In fondo ho solo sessant'anni e sono assai meglio di Piero che ne ha 72 e gira con il pannolone per l'ufficio, mingendo a destra e a manca. Per fortuna una recente legge ad personam permette di farsi infilare nella parussola una protesi peniana elettronica ad allungamento programmabile a carico della mutua. Mi son rasata a zero i capelli e ho comprato una tuta da imbianchino che nasconde le mie forme prosperose. Cazzo! Sono un sessantenne calvo in piena forma. Ragazzi, adesso esco. Vi prego, che ne dite, troverò il vero amore? Son tanti anni che le tento tutte e vi dico la verità il culo comincia un pò a bruciarmi.