lunedì 14 luglio 2008

una festa ben riuscita

Papà e mamma erano cuochi famosi di scuola francese che lavoravano in un frittolino nella città vecchia. Mi abbandonarono conseguentemente in un immondezzaio vicino alla mensa delle suorine della Miseria nera. Avevo appena due settimane di vita. Le buone suorine mi hanno subito avviato alla brillante cariera di cuoca apprendista e già a sei anni lavavo piatti e scopavo per terra come nessuno. A soli dodici anni senza registrarmi all'ufficio del lavoro le suorine mi hanno nominata cuoca di prima classe ed ho cominciato a cucinare per i poveri del rione. Le suorine compravano da mangiare con le risorse dell'otto per mille tramite l'amministratore Pippone Imbruglia il quale riforniva la mensa solo di brodo finto pan duro e cipolla marcia. Dopo due o tre anni di questa dieta i poveri erano tutti magri magri ma sanissimi e con il colesterolo giusto giusto. Però a me era parso giusto di andare dalla badessa suor Bonaventura per dirle se mi avesse voluto dare i soldi per comprare direttamente saltando l'intermediazione di Pippone che si sa che la intermediazione costa cara. Suor Bonaventura si convinse e da quel momento feci tutto io. Il menù quindi passò da brodo finto pan duro cipolla marcia al seguente. Anguilla in umido baccalà a la vicentina bigoli al ragù di anitra casunziei crostoli faraona in salsa peverada pastissada di pescatrice ai funghi sarde in saor sardine in carpione e tacchina con la melagrana. Dessert a parte. I poveri erano assai contenti ma il colesterolo gli esplose e con lui la mortalità dei vecchierelli. La mia fama però si era sparsa in città e così mi mandarono a chiamare per un fastoso matrimonio il cui ricevimento si teneva in un antico castello sul mare. Per soli tre euro a persona feci il menù sopradescritto. Gran successo applausi ma purtroppo tutto quel rumore fece cadere un pezzo del soffitto direttamente sulla mia testa. Defunta illico et immantinente ma per fortuna poterono far subito il funerale tante erano le autorità religiose civili militari presenti. Adesso sono in questa tomba un poco umida ma quel che mi infastidisce di più è che mi hanno messo vicino a due immondezzai dove le gattare vengono a portare rifiuti schifosi a questi gattacci spelacchiati del cmitero che si danno convegno e coro dove giacciono le mie spoglie mortali.