lunedì 14 luglio 2008

morte di un imprenditore

Sono figlio illegittimo del dr. Giovanni Agricolo agrimensore e della Signora Angiola, critica d'arte moderna e contemporanea. I frati di Gabrovizza che mi trovarono scagazzante e pigolante in un piccolo pollaio mi avviarono alla benedetta arte del pollivendolo. Gestivo quindi con successo, sin dalla quinta elementare, secondo i dettami bocconiani di un corso intensivo di un giorno, una industria di pollame con annessa rivendita di uova freschiee stagionate anche con licenza di rappresentante di galline, sia giovani che vecchie, per il brodo. L'impresa era veramente riuscita, tanto che correva voce, tra i poteri forti, che la stessa Ovocop aveva in animo di scalarmi. Ma questo non mi faceva paura. Piutosto era difficile l'inverno perchè Gabrovizza è un borgo sperduto nelle lande carsiche frequentate d'inverno da orsi e lupi incuranti della neve e del ghiaccio. Ma se non mi faceva paura la scalata di Ovicop apoggiata dall' immobiliarista Carlone come poteva farmi paura un poco di neve. Infatti ho subito comprato un Ape Subaro a quattro ruote motrici super acessoriato e così andavo su e giù fregandomi delle previsioni meteo quasi sempre sbagliate del centro meteo regionale e della condizione del manto stradale. Vero è che purtroppo la Municipalità non era ben organizzata per tener pulite le strade in quanto interamente impegnata ad arrotolare nastri colorati per le inaugurazioni che al Sindaco Di Corsa tanto piacciono. Ma io con l'Ape mi sentivo comunque sicuro. Bene, ma tempo come nel dicembre 2005 non avevo mai visto. Neve, ghiaccio, bora nera! Così un giorno, che brutto giorno!, venivo giù da Gabrovizza tutto allegro quando arrivo ad un quadrivio dove ci sono spesso incidenti. Ecco che vedo un uomo bellissimo vestito da cacciatore con il fucile a tracolla che dirigeva il traffico. Resto di sasso... che bell'uomo, che grinta. Non posso togliere gli occhi da questa scena magnifica, indice di grande efficienza ed efficacia della azione aministrativa, e vado a sbattere violentemente contro il ciglion carsico con l'Ape Suv. Secco. Per fortuna quell'uomo incantevole altri non era che il Sindaco Di Corsa che ha organizzato sul momento il mio funerale cui ha partecipato lui stesso sempre vestito alla cacciatora avendo anche invitato la banda completa degli Schuetzen del Sud Tirolo in braghette. Che bel funerale! Era il novantesimo partecipato di persona dal Sindaco. E' stato davvero il più bel momento della mia vita.