lunedì 14 luglio 2008

dolce Carnia

Mario F., rientrato da una visita di tre giorni in Carnia, terra ubertosa di dolore e di terremoti, ha rilasciato la seguente dichiarazione. Non ho mai visto tanti vecchiacci inseme, quorum ego. Mi parevano tanto rimbambiti ma a loro modo vegeti. Non si può dire vivi. Solo che non si lavano mai per cui puzzano come capre. La maggiore concentrazione di questi vecchiacci tremendi sta nelle terme di questo piovoso paese che chiamano appunto Arta terme. Là mi è sembrato di vedere come in un incubo il vero futuro della umanità. Tanti vecchi sporchi puzzolenti artritici ma praticamente immortali (causa farmaci sfornati in continuazione da avide case farmaceutiche e consigliati da medici scrupolosi) chiusi in enormi terme a bere acqua più puzzolente di loro. Pronunciate queste ficcanti parole Mario F. ha sentito su di sè tutto il peso della profezia nera. Si è poi consolato avendo saputo che nei pressi sorgerà una centrale nucleare in area sismica e forse anche una enorme discarica.