martedì 15 luglio 2008

dentista militare

Sotto le armi avevo la qualifica di fante dattilografo. Dopo un servizio sulle colline bolognesi (giugno, ma un freddo cane) fui ricoverato all'ospedale militare causa febbre altissima e bronchite. Quando mi fui ristabilito mi misero a far le pulizie nel locale dentistico del medesimo ospedale dove operava un dottore dentista civile. Un giorno questo dottore se ne va in ferie. L'alto comando manda in sostituzione un ufficiale medico che aveva fatto il dentista una volta trenta anni prima e poi mai più. Comunque lì le cure si riducevano in pratica a togliere denti marci, dato l'orrendo stato della bocca di questi poveri militari che non avevano neanche vent'anni. Una mattina entra un fante che aveva solo due denti in bocca uno a destra uno a sinistra marcissimi tutti due e da togliere. L'ufficiale gli fa l'anestesia a sinistra, spiegando che non poteva togliere tutti i due denti lo stesso giorno e poi lo manda fuori ad aspettare che l'anestetico facesse il suo effetto. Dopo un po' lo fa rientrare gli mette la tenaglia in bocca e comincia a lavorare con impegno sul dente di destra. Il ragazzo urla che gli fa tanto mal e che basta. L'ufficiale gli tira uno scappellotto affettuoso dicendogli che non può far male essendo il dente anestetizzato finchè non si accorge che lavora sul dente sbagliato. Intanto il pover'uomo era diventato bianco come un fantasma e Nando ed io gli demmo subito una bustina di cordiale militare per fargli coraggio ed impedirgli di svenire. Meno male che adesso non esiste più il servizio obbligatorio. Addio alle armi.