lunedì 14 luglio 2008
un uomo di stile
Al parcheggio di via del Quirinale sta posteggiando la Mercedes della bellissima tassista Mara. Il taxista Ninì, galante, si avvicina per aprirle la portiera. Mara esce rapidamente, splendida, coprendosi il naso greco e la bocca carnosa con un morbido fazzoletto di lino, gli occhi cerulei lacrimanti. Dall'auto esce un tanfo pazzesco.N.:"A Mara che succede, cos'è questa puzza insopportabile?"M.:"Lasciami stare, Ninì, un'esperienza scioccante..."N.:"Dimmi, se ti può confortare."M.:"Insomma, sono al posteggio di via dell'Arenula, quando entra in macchina un signore elegantissimo, sulla cinquantina. Capelli e barba bianchi, curatissimi. Doppiopetto in grisaglia , camicia bianca con i gemelli d'argento, scarpe Tod's. Un pungente, ottimo effluvio di Pino Silvestre Vidal.. Mi fa. Presto a Tordivalle, alle corse."N.:"Un ottimo cliente, mi pare, molto solubile."M.:"Così sembrava. Mi avvio e il gentiluomo cortese mi fa. Potrebbe chiudere il finestrino, mi da fastidio il giro d'aria. Eseguo. Fatti pochi metri, dal sedile posteriore parte come un sibilo sottile, leggerissimo e persistente. Al momento non ci faccio caso, ma subito dopo si alza una nebbiolina grigia, con un odore pestilenziale di cavoli lessi marci, di zolfo e di stallatico di ultima scelta. L'elegante cliente scorreggia silente e volentieri. Non posso aprire il finestrino, per sua comanda! Che fare? Lo osservo di sottecchi. Il nobiluomo è impassibile, solo un lieve sorriso o forse un ghigno aleggia sul suo volto. Diabolico! Non so come sono riuscita a portarlo fino a Tordivalle. L'aristocratico paga velocemente e s'avvia verso l'impianto. Un enorme rigonfio sul davanti dei pantaloni ben stirati e, sul retro, una larga macchia gialla ed umida! Che schifo! E' passata un'ora ed ancora non si può stare in macchina, neppure con i finestrini aperti."N:"Ma che c'è di strano? Mi meraviglio di te, Mara, che sei una donna di cultura, oltre che bellissima. Sin dall'antichità, sin dalla cultura egizia la scorreggia, questo vivace insieme di gas intestinali e di particelle di feci, è considerato segno distintivo di nobiltà di lombi e di animo. Alcuni filosofi greci, Platone in particolare nel suo fondamentale 'La scorreggia ideale nella grotta' ritengono la puzzetta manifestazione sublime della divinità della natura. Non solo, ma ricorda il bel detto popolare. 'Tromba di culo sanità di corpo, aiutami tu se no son morto'. Infine , tra i più raffinati, la scorreggia è ritenuta il più potente afrodisiaco, superiore addirittura alla pillola blu, sicchè il farla volentieri sotto le coperte è sicuro preludio ad una intensa e felice notte d'amore. Per non parlare della classica scorreggia in ascensore, scherzo tra i più originali e graditi. Vedi dunque Mara quanto sciocco sia il tuo disappunto per la bella esperienza che hai vissuto." Ninì, al solito, è stato molto convincente. Ma Mara stavolta non è d'accordo. O almeno il suo nasetto non lo è.