lunedì 14 luglio 2008
in morte di Rossella Kuguluff
O passante! Non meravigliarti se vicino alle tombe comuni del cimitero tutte scagazzate da gattacci e colombi c'è un meraviglioso sepolcro di marmo puro di Aurisina tutto screziato di strass con una lapide di oro zecchino con su scritto da un poeta famoso: Quivi giace Rossella Rossi in Kuguluff che nacque elegante visse elegante morì elegante. Effettivamente era figlia legittimissima del vicerè delle Indie Janez e della contessa von Cachemire de China. Nacque con una camicetta tutta di pizzo e di organza, frequentò le scuole svizzere nel Cantone dei Grigioni, sposò Edy von Kuguluff della dinastia dei von Kuguluff, discendenti da Mastro Kuguluff senza von aggiunto dopo aver inventato il presnitz e adesso tutti i più fini elegantoni mangiano solo presnitz von Kuguluff anche se sono assai più cari degli altri presnitz. Visse nel lusso più estremo yacht i servi in polpe e tutti gli ospiti senza cravatta ma con bellissimi foulard tutti e solo di seta bianca di bachi selezionati dai bachicultori del Collio che solo loro sanno allevar bachi come che si deve. In tutte le sue varie case, residenze, anche appartamentini al minimo c'erano rubinetti in argento ma normalmente solo in oro ed il resto dell'arredamento era in stile con questa magnificenza. Godette questa bella vita circondata dalla stima e dalla considerazione della città intera che beveva i suoi scritti (era anche pubblicista, per passare il tempo) come se fossero bicchieri di tocai di Felluga a temperatura ambiente, come vanno bevuti. Anche quando smorì di vecchiaia lo fece vestita tutta brandizzata (firmata n.d.A.) nei suoi freschi lenzuoli di fiandra esalando l'ultimo respiro in una nuvola di profumo freschissimo non in quella puzza in cui muoiono i vecchiacci sporchi senza un euro.